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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

EMPEDOCLE

  Empedocle di Agrigento, un innovatore nel panorama scientifico, attribuiva l'inizio dell'Universo a uno stato indifferenziato noto come lo sfero. Questa dimensione, eterna e immutabile, costituita dalle quattro radici - fuoco, acqua, terra e aria - è il punto di partenza della sua concezione.  Le forze cosmiche, incarnate dall'amore e dall'odio o armonia e contesa, influenzano lo sfero indifferenziato. L'amore congiunge le radici, avviando un ciclo di unione, mentre l'odio le separa, avviando un ciclo di separazione. Al centro di questi cicli si manifesta l'esistenza stessa.  Empedocle affermava che la conoscenza derivasse dagli effluvi emessi dalle cose, impattando i nostri organi sensoriali. Il male, secondo lui, rappresentava l'intrusione della contesa nel mondo, nata dal "delitto originale" simboleggiato dal sacrificio animale. Questa contesa, diffusa in tutto l'universo, rappresentava un organismo vivente in cui tutti partecipano.  N

ANASSAGORA

  Anassagora di Clazomene, una figura precursora nel campo scientifico, fu accusato di empietà ad Atene per la sua osservazione diretta del Sole e le sue idee rivoluzionarie. Sostenne che il Sole, una massa infuocata, fosse più lontano ma più grande della Terra, orbitando attorno ad essa, mentre la Luna era più piccola e più vicina al Sole.  La sua teoria dei semi affermava che particelle infinitesimamente divisibili, combinate tra loro, costituivano tutte le cose visibili, differenziandosi per la qualità di ogni sostanza. Inizialmente, tutto era uno, ma attraverso un processo di separazione e differenziazione, si formarono organismi con caratteristiche specifiche ma con una base comune di elementi infiniti e indivisibili.  Anassagora attribuì l'origine dell'universo a una mescolanza caotica di elementi, guidata dal "nous" o intelligenza. Questa intelligenza ordinava, controllava e spiegava la realtà naturale, emanando un'energia illimitata per dare forma al caos