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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

GORGIA

  L'evoluzione della sofistica  La prospettiva nichilistica di Gorgia e l'arte persuasiva del linguaggio Gorgia, in una visione nichilistica, rifiutò la possibilità di conoscere una realtà oggettiva e universale. Egli negò la validità di discorsi condivisi dalla comunità, preferendo affidarsi all'arte persuasiva del linguaggio per conquistare il consenso.  Prodico di Ceo, noto oratore politico ed educatore, si dedicò all'etimologia delle parole e alla ricerca dell'accordo tra i popoli sulle denominazioni delle cose. Questa attenzione lo condusse a elaborare una sottile "arte dei sinonimi", manifestando così la sua concezione del mondo umano come prodotto della cultura e del processo simbolico attribuito al significato delle cose.. Ippia, Antifonte e Trasimaco:  l a questione delle norme A differenza di Protagora, che collocava il valore delle leggi nell'origine umana, Ippia e Antifonte sostenevano la superiorità della legge naturale. Quest'ultima,

DEMOCRITO

  Democrito e la Teoria Atomica   La Conciliazione tra Mutamento e Permanenza  Democrito, il filosofo di Abdera, abbracciò una prospettiva materialistica per risolvere il conflitto tra mutamento e permanenza nell'universo, rifiutando l'uso di miti e cercando una visione razionale. Fondamentale per la sua filosofia era la nozione degli atomi, particelle minime e indivisibili di materia, qualitative uguali ma quantitative diverse, le quali, aggregandosi e disgregandosi, generavano tutte le cose. L'atomo di Democrito, simile all'essere di Parmenide, possedeva caratteristiche di semplicità, indivisibilità, ingenerabilità, eternità, uniformità e immutabilità, coniugando così l'elemento immutabile di Parmenide e il molteplice e il divenire di Eraclito.   Il Vuoto e il Movimento   Democrito sostenne la coesistenza del non essere, rappresentato dal vuoto, e dell'essere, incarnato dagli atomi, impenetrabili, nel vuoto assoluto. La sua visione meccanicistica del mondo si

SOCRATE E LA CULTURA DEL DIALOGO

 S ocrate, considerato un sofista, dimostra interesse per l'umanità e nella comunicazione si focalizza sui valori interni degli individui e sulla ricerca della verità. Si trova in una posizione intermedia tra il relativismo sofista e l'ostilità aristocratica verso di loro, che erode le antiche certezze.  Nelle Nuvole di Aristofane, Socrate è ritratto come il filosofo per eccellenza, collegando il pensiero alla vita e viceversa. Viene definito strano e incline a ricerche apparentemente inutili, anticipando in qualche modo la sua liberazione con il processo del 399 a.C., dove il suo pensatoio viene bruciato.  Nonostante il filosofo ateniese non abbia mai scritto, poiché credeva nel contatto diretto con i suoi discepoli, tra cui Platone, il suo interprete più affidabile, nei dialoghi socratici è raffigurato come una figura straordinaria. In Metafisica di Aristotele, è definito il "scopritore del concetto" e teorico della "virtù come scienza". Pur avendo un aspe