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MATRIX  




TRAMA :

"Matrix" è un film di fantascienza del 1999 diretto dai fratelli Wachowski. La trama racconta la vita di  Thomas Anderson, un programmatore di computer che vive una doppia vita da hacker con il nome di Neo. Neo viene contattato da un gruppo di ribelli che lo informano che il mondo in cui vive è una simulazione virtuale creata da macchine intelligenti.

 Neo viene presentato a Morpheus, il quale crede che Neo sia l'Eletto, e che porre porre fine al dominio delle macchine.

Morpheus offre a Neo la scelta tra una pillola rossa, che lo libererà dalla Matrix e lo farà vedere la realtà, o una pillola blu, che lo farà tornare alla sua vita normale e dimenticare tutto. Neo sceglie la pillola rossa e viene risvegliato in una realtà distopica in cui gli esseri umani sopravvissuti vivono in città sotterranee. 

Neo scopre che può acquisire abilità sovrumane. Viene addestrato dai ribelli per combattere le macchine e liberare l'umanità. 

Il film culmina in una serie di scontri tra i ribelli e le macchine, con Neo che scopre di essere l'Eletto e di avere il potere di manipolare  Matrix. Morpheus viene catturato dalle macchine, che cercano di estrargli i codici, ma Neo, rientrando in matrix con l'aiuto di Trinity riesce a salvarlo. 

Alla fine, Neo, rimasto intrappolato in Matrix distruggere l'agente Smith, e le macchine.

il film si conclude con Neo che viene riportato in vita dai ribelli e promette di continuare la sua lotta contro le macchine. 


ASPETTI FILOSOFICI: 

La filosofia si è sempre posta domande su cos'è realmente la realtà, il film "Matrix" interpreta la realtà come un'illusione. Anche secondo Platone la realtà è un illusione e secondo lui tutto ciò che circonda gli uomini sono solo immagini che velano la verità. 

Un altro aspetto filosofico trattato nel film è la ricerca della verità e la sua importanza. Il compito più importante che deve essere svolto dal filosofo è proprio la ricerca della verità. L'uomo deve imparare a vedere la realtà oltre le illusioni che ci circondano.

 Neo, il protagonista è la metafora della libertà di scelta, altro tema molto importante, in quanto deve prendere una decisione molto drastica che cambierà la sua vita per sempre: decidere se rinunciare alla scoperta di Matrix e ignorare tutto l'accaduto o se accettare per cambiare il mondo. Per produrre un cambiamento c'è bisogno di molto coraggio, perché cambiare significa abbandonare le proprie certezze e la propria zona di comfort. 



GLI IONICI 

INTRODUZIONE:

Nel mondo antico, un gruppo di pensatori noti come gli lonici, originari della costa dell'Asia Minore tra il VI e il V secolo a.C., diede inizio a una rivoluzione intellettuale.

Questi filosofi furono tra i primi a cercare una spiegazione razionale e naturale per la comprensione del cosmo e la ricerca dell'archè, ovvero il principio fondamentale alla base di tutte le cose. Questa ricerca segnò l'inizio della filosofia naturale e della scienza occidentale.


LA SCUOLA IONICA:

Gli lonici formarono una scuola di pensiero diversificata, ma con un'unità di intenti nella loro ricerca dell'archè Tra i principali esponenti di questa scuola troviamo Talete, Anassimandro e Anassimene, ciascuno con le proprie idee e teorie riguardo all'archè.


TALETE E L’ACQUA:

Talete di Mileto, spesso considerato il primo filosofo della storia, propose l'acqua come l'archè. Egli sosteneva che l'acqua fosse l'elemento primordiale da cui tutte le cose avevano avuto origine e in cui alla fine si sarebbero trasformate. Talete adottò un approccio materialistico, cercando una spiegazione fisica alla base del cosmo.






ANASAIMANDRO E L’INFINITO:

Il pensiero di Anassimandro rappresentò un passo avanti nel tentativo di risolvere il problema dell'archè. Egli sosteneva che l'archè doveva essere "qualcosa di infinito e indefinito" poiché qualsiasi elemento finito sarebbe destinato a trasformarsi e decadere.

Questo concetto apri la strada a una visione più astratta e filosofica dell'archè, spostando l'attenzione dalla materia stessa all'idea dell'infinito.





ANASSIMENE E L’ARIA:

Anassimene, allievo di Anassimandro, avanzò ulteriormente nella ricerca dell'archè proponendo l'aria come principio originario.

Egli affermò che l'aria aveva la capacità di trasformarsi attraverso il processo di rarefazione e condensazione, producendo così gli altri elementi. Questa idea introdusse una dimensione dinamica nel tentativo di spiegare la natura.








IL PROBLEMA DELL’ARCHÈ :

La ricerca dell'archè da parte degli lonici, sebbene rivoluzionaria, sollevò domande importanti che andavano al di là delle risposte immediate. Come poteva l'essere umano conoscere l'archè? Esisteva davvero un unico principio alla base di tutto? Questi interrogativi aprirono la strada a una riflessione filosofica più profonda sulle limitazioni della conoscenza e sulle complessità della natura.


EREDITÀ DEGLI IONICI:

Gli Ionici hanno svolto un ruolo fondamentale nella fondazione della filosofia naturale occidentale e nella transizione dalla spiegazione mitologica del cosmo a un approccio razionale e scientifico. Sebbene non abbiano risolto definitivamente il problema dell'archè, il loro contributo ha gettato le basi per lo sviluppo successivo della scienza, della filosofia e della cosmologia, influenzando pensatori come Platone, Aristotele e i filosofi presocratici successivi.

In sintesi, gli lonici e il loro approccio all'archè rappresentano un capitolo cruciale nella storia del pensiero umano, in quanto hanno aperto la strada alla ricerca della verità attraverso il pensiero razionale e la ricerca empirica, gettando le basi per il futuro sviluppo della scienza e della filosofia occidentali.




I PITAGORICI E LA CONCEZIONE MATEMATICA DELLA CULTURA

INTRODUZIONE:

I Pitagorici, un'antica comunità di pensatori e matematici attiva tra il VI e il V secolo a.C., sono celebri per aver promosso una concezione matematica della cultura che ha profondamente influenzato la storia della filosofia, della scienza e della matematica.

Questo testo esplorerà in dettaglio il pensiero pitagorico e la loro visione della matematica come chiave per la comprensione del mondo e della cultura.


ORIGINI E FONDAMENTA DELL’ORDINE PITAGORICO:

L'ordine pitagorico, fondato da Pitagora di Samo, era una comunità segreta che promuoveva un modo di vita basato sulla filosofia, la matematica e la musica. La base fondamentale del pensiero pitagorico era l'idea che il mondo fosse intrinsecamente matematico, e che la matematica fosse il linguaggio segreto che poteva svelare i segreti dell'universo.


LA FILOSOFIA PITAGORICA:

I Pitagorici cercavano di comprendere la struttura matematica del mondo attraverso la razionalità e il rigore della filosofia.

Credevano che la realtà fosse esprimibile attraverso numeri e rapporti matematici. Ad esempio, la scoperta di relazioni tra i lati di un triangolo (teorema di Pitagora) rappresentava una manifestazione concreta di questa idea.



IL RUOLO DEI NUMERI:

I numeri erano centrali nella concezione pitagorica del mondo. Credendo che i numeri rappresentassero la realtà ultima, i Pitagorici svilupparono una teoria dei numeri che andava oltre l'aritmetica convenzionale, includendo numeri figurati come i triangolari e i quadrati. Questi concetti numerici avevano significati profondi nella loro filosofia.


CONCLUSIONI:

In sintesi, i Pitagorici hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della cultura occidentale attraverso la loro visione matematica del mondo. La loro convinzione che la matematica fosse alla radice della realtà ha lasciato un'eredità duratura che continua ad influenzare la matematica, la filosofia e la scienza. La loro idea di una realtà matematica nascosta sotto la superficie delle cose rimane una fonte di ispirazione per coloro che cercano di comprendere il mondo attraverso la razionalità e il rigore matematico.







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